...e come disse il lampione... bisogna fare luce su questa viceda...

martedì 23 marzo 2010

Cosa sono i bpm in musica?

Bpm sta per battiti per minuto, e sono una unità di misura di frequenza, utilizzata principalmente per l'indicazione metromonica in musica e per la misura della frequenza cardiaca.
A volte viene utilizzata impropriamente l'espressione battute per minuto, ma questa è imprecisa in quanto il termine battuta indica la serie metrica compresa tra le stanghette del rigo musicale (misura) e non quindi necessariamente un singolo battito.

L'indicazione bpm, in musica, è sostanzialmente un sinonimo (di derivazione anglosassone) dell'indicazione MM (acronimo di Metronomo Mälzel). Ad esempio 60 bpm indica una frequenza di 60 battiti o pulsazioni al minuto, ovvero uno al secondo, e sono quindi equivalenti a 1 Hz.

In musica classica tradizionalmente si utilizzano indicazioni di andamento come allegro o lento (che comunque hanno un corrispettivo indicativo metronomico) e solo raramente si utilizza l'indicazione a tempo seguito dai bpm (o più correttamente MM).

Nella musica contemporanea è molto più frequente trovare l'indicazione dei bpm.

I bpm divennero molto importanti del periodo della disco music perché era fondamentale per i DJ per poter mixare i brani con un tempo compatibile; rimangono quindi molto utili nella musica da discoteca come la dance o la musica elettronica.
Esempi di tempi indicativi per generi musicali moderni:

  • Dub: 50 - 90 bpm
  • Hip-hop: 70 - 120 bpm
  • House music: 110 - 140 bpm
  • Dance: 120 - 145 bpm
  • Trance: 125 - 150 bpm
  • Disco music: 110 - 140 bpm
  • Drum'n'Bass: 160-185 bpm
  • Hardcore: 160 - 250 bpm
  • Extreme Metal: 200 - 300 bpm
  • Speedcore: 200 - 1000 bpm

*fonte: Wikipedia

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